Mindfulness, la  “piena consapevolezza”

Con questo termine si indica la «consapevolezza che emerge attraverso il prestare attenzione allo svolgersi dell’esperienza della nostra vita momento per momento: a) con intenzione b) nel momento presente c) in modo non giudicante» (Jon Kabat-Zinn).

Attraverso l’auto-osservazione e il portare l’attenzione intenzionalmente, sospendendo l’abitudine di etichettare e giudicare, a ciò che stiamo sperimentando nel momento presente è possibile comprendere in modo più profondo e sistematico il proprio funzionamento mentale e le proprie reazioni emotive.

Durante i programmi basati sulla Mindfulness i partecipanti sperimentano, mediante alcune pratiche di meditazione, come osservarsi, accogliere ciò che accade, senza giudizio, considerando l’esperienza solo per ciò che è, e sviluppano la capacità di descrivere ciò che si prova e come questo interagisce con i nostri pensieri e guida i nostri comportamenti.

Attraverso la pratica della Mindfulness è infatti possibile:

• Accrescere la capacità di vivere il momento presente, limitando la naturale tendenza a sfuggire nel passato o preoccuparsi per ciò che accadrà nell’immediato futuro. È in questo spazio, nel presente, tra passato e futuro, che le cose accadono, le trasformazioni avvengono e gli incontri aprono nuove possibilità

• Gestire in modo più efficace lo stress e la complessità con la quale ci confrontiamo quotidianamente: è buon senso dire “si può fare solo una cosa per volta” eppure quanto spesso ci capita di preoccuparci per le numerose attività che dobbiamo gestire in una giornata? Imparare a stare nel qui ed ora permette di ottimizzare le risorse e gestire con efficacia le proprie energie

• Migliorare le proprie relazioni con gli altri e con se stessi: accettare le proprie emozioni e averne consapevolezza ci aiuta, nella relazione con gli altri, a comprendere ciò che spinge le nostre e altrui azioni